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Perché questi dati?

Innanzitutto: il coronavirus è un problema locale. Ciò vuol dire che ognuno di noi si deve preoccupare solo del benessere delle persone che gli vivono vicino; in altri termini: un contagio in Veneto per i liguri non costituisce alcun problema (e anzi: confonde i dati). Questo è il motivo per cui ho deciso di analizzare solo i dati della regione in cui vivo: la Lombardia.
Il primo numero che si legge nella home rimane secondo me tra i migliori indicatori di andamento che possediamo. Si tratta del rapporto tra positivi trovati e tamponi eseguiti misurato giorno per giorno, il che ci dice quanto l'epidemia è diffusa sul territorio. Ne ho parlato approfonditamente qui (quando stava andando ancora tutto bene). Nel rispettivo grafico sono riportati sia il dato misurato che una media mobile fatta su 5 giorni (per diminuire le oscillazioni statistiche). Il numero dei positivi accertati oggi in valore assoluto (cioè non raffrontato al numero di tamponi eseguiti) è un dato completamente privo di significato e che pertanto non ho voluto riportare.
Altri due valori importanti e che si leggono sempre in home sono quello delle persone attualmente ospedalizzate e quello delle terapie intensive attualmente occupate, indicanti il livello di stress a cui è sottoposto il nostro sistema sanitario. Un altro dato simile è ovviamente quello dei deceduti giornalieri. Al riguardo di quest'ultimo, l'istogramma rappresenta i valori assoluti (cioè il numero esatto di deceduti in una determinata data) mentre la curva è una media mobile calcolata su 5 giorni che smussa i picchi e visualizza meglio l'andamento del fenomeno.
Un mio commento su questi quattro dati: più che sui singoli valori quotidiani, dobbiamo stare attenti all'andamento di questi dati, e cioè a quanto rapidamente crescono ("a quanto ripido è il loro grafico"). Più questa crescita è ripida, meno la situazione è sotto controllo.
Le ultime due illustrazioni sono invece il grafico dei vaccini somministrati in Lombardia per quanto riguarda i due indicatori importanti al momento: le terze e le quarte dosi, ovvero quelle volte a mantenere la copertura immunitaria nel tempo. Trovate inoltre e di seguito le percentuali delle persone vaccinate rispetto a tutta la popolazione lombarda, anch'esse legate al fatto che abbiano ricevuto solamente la terza dose o giĆ  anche la quarta.
I dati grezzi sono presi dai documenti ufficiali della Protezione Civile e da quest'altra repository del Governo, mentre gli algoritmi che ho scritto per elaborarli sono archiviati sul mio profilo GitHub.